La Stazione Centrale di Milano
Il viaggio e l’immagine
a cura di Massimiliano Finazzer Flory
120 pp. – Skira editore, 2021 – Collana: Arte
ISBN: 887624607
Prezzo 15,00 €
I lettori ci perdoneranno se ancora una volta ci allontaniamo un po’ dal campo puramente tecnico e proponiamo un libro basato quasi esclusivamente su splendide foto in bianco e nero degli anni in cui fu costruita la Stazione Centrale di Milano. Sarebbe facile giustificare questa scelta dicendo che una stazione è popolata di strumenti e sensori più che di viaggiatori, ma si tratterebbe di un’assai debole giustificazione.
Invece ci è piaciuta la metafora, proposta dal curatore, di stazione come punto di passaggio, ma anche di attesa, tra un arrivo e una partenza, di quello strano viaggio che è la nostra vita. La Stazione Centrale di Milano, inaugurata nel 1931 e realizzata su un progetto iniziato da Ulisse Stacchini nel 1911, fu uno dei cuori pulsanti dell’economia del secondo dopoguerra e resta ancora oggi, nell’era dei viaggi aerei, un punto vitale non solo per Milano, ma per l’intero paese.
Questo libro ripropone storia e rappresentazione fotografica, rigorosamente in bianco e nero da stampe alla gelatina bromuro d’argento, della costruzione della stazione e dei primi anni di attività concludendosi, anche cronologicamente, con la foto dell’arrivo a Milano, in treno, di una radiosa Kim Novak nel 1959.
Per chi, come chi scrive, ha vissuto per anni a poca distanza dalla stazione e ricorda come un evento assistere alla partenza del mitico Settebello in un’autentica atmosfera da bianco e nero, resistere alla tentazione di proporvi questo libro, di fresca ristampa, è stato impossibile.
Spero che il fascino di quelle foto colpisca anche voi e mi perdoniate la divagazione…